La Puglia è piena di meravigliose scoperte, all’insegna di cibo, arte, cultura e spettacoli naturali mozzafiato.
Uno dei fiori all’occhiello di questa regione, conosciuta in tutto il mondo per il suo valore storico e architettonico, è sicuramente Alberobello.
Questa magnifica città ospita ogni anno un numero immenso di turisti attirati dalle particolari costruzioni architettoniche per cui Alberobello si distingue, il trullo.
Queste abitazioni, che originariamente ospitavano contadini e agricoltori, posseggono una così singolare bellezza e un’importanza storica tali che hanno portato l’UNESCO a proclamare Alberobello Patrimonio dell’Umanità.
Cosa tratteremo
Cosa vedere in due giorni ad Alberobello
La parte più vecchia della città ospita migliaia delle case costruite a secco che tanto attirano i turisti.
I trulli, parola derivante dal greco antico che sta a significare “cupola”, sono delle piccole abitazioni costruite con pietra locale bianca per le pareti e pietre scure per il tetto.
Ad essere davvero particolare è la loro pianta a forma circolare, con tetti conici che si allungano verso l’alto e che spesso ospitano un piccolo pennacchio bianco.
Il rione Monti
Il complesso che ospita le quindici vie di Alberobello dove si possono ammirare migliaia di trulli prende il nome di Rione Monti.
Nelle strade di questo rione si può sentire sulla propria pelle la realtà contadina del tempo, in cui il popolo percorreva vie in pietra relativamente strette e molto spesso costruite con una grande percentuale di pendenza.
Dovunque si posino gli occhi è possibile ammirare i trulli, spesso adibiti a negozi che offrono alla clientela una varietà di souvenir e prodotti artigianali di ogni tipo.
Il rione Aia Piccola
Il rione Aia Piccola ospita centinaia di trulli e rappresenta la parte realmente abitata di Alberobello.
Qui la maggior parte dei trulli sono adibiti ad abitazione, al contrario del rione più grande, e si possono osservare delle scene di vita quotidiana, diversa dall’aria molto più frequentata dai turisti.
La chiesa a trullo
La chiesa a trullo è un vero e proprio esempio d’integrazione urbana, in grado di mantenere la tipica struttura di una chiesa arricchita però con ciò che caratterizza Alberobello, la forma del trullo.
Dalla facciata costruita con il caratteristico mattone bianco, si può notare come ogni pennacchio e la cupola principale siano sormontate dai tipici tetti a trullo.
All’interno è custodita una reliquia di Sant’Antonio da Padova, santo a cui è dedicata chiesa.
Trullo siamese
Una delle più belle attrazioni di Alberobello è sicuramente il trullo siamese, costituito da ben due trulli che condividono il tetto quasi a ricordare due gemelli siamesi.
Il perché di questa scelta architettonica non si sa ancora con precisione, ma la leggenda vuole che i due trulli fossero di proprietà di due fratelli. Il maggiore dei due era promesso a una ragazza che, malauguratamente, era invece innamorata del fratello minore. Per un periodo di tempo i tre riuscirono a convivere, ma alla fine il fratello maggiore, accecato dalla gelosia, cacciò la coppia e divise i due trulli costruendo anche una seconda entrata sulla parte posteriore dei trulli.
Oggi della generazione dei due fantomatici fratelli non se ne ha più traccia e nella loro abitazione è collocato un grazioso negozio di souvenir.
Cosa mangiare ad Alberobello
La cucina tipica di Alberobello, e in generale quella pugliese, spesso e volentieri utilizza verdure di stagione e pasta fresca, magari con l’aggiunto di qualche prodotto di terra e molti prodotti di mare.
Primi piatti
Ispirata alla cucina contadina, i primi che si possono assaggiare ad Alberobello sono principalmente costituiti da pasta fresca, tipica della regione Puglia, e che tutt’oggi viene ancora fatta in casa.
Fra i più tipici esempi di pasta ci sono sicuramente le orecchiette condite con una delle verdure che più piace al pugliese, le cime di rape. A completare il piatto di orecchiette con le cime di rape si utilizza un soffritto d’aglio e l’aggiunta di qualche acciuga fresca.
Da assaggiare anche i cavatelli, pasta fresca dalla forma ovale allungata che viene condita con pomodorini ciliegini freschi, cacioricotta e rucola.
Secondi di mare e terra
Tipico secondo di terra sono le brasciole al sugo, involtini di carne di cavallo con all’interno un cuore di prezzemolo, aglio tritato e pecorino. Le brasciole vengono cotte nel sugo, con il quale molto spesso si condiscono anche le orecchiette fresche.
Tipici della cultura culinaria pugliese sono anche i secondi piatti di mare, composti principalmente da pepate di cozze, cozze fritte, baccalà e insalata di polpo.
Questa città è una vera e propria perla nel territorio pugliese e tutti dovrebbero visitarla una volta nella vita.
Anche un solo weekend ad Alberobello basterà per portare con voi un piccolo e grazioso pezzo della Puglia.