In Salento non esiste Natale senza le tradizionali pittule, delle gustose frittelle di pasta lievitata che in altre zone della Puglia vengono conosciute anche come pettole.
Il loro profumo intenso e il gusto deciso hanno permesso di conquistare i palati di migliaia di turisti che scelgono questa parte del territorio italiano per le proprie vacanze.
Scopriamo quali sono gli ingredienti e i passaggi necessari per la realizzazione di questa specialità secondo la ricetta originale.
Cosa tratteremo
Pittule salentine: gli ingredienti
Le pittule sono un piatto della tradizione culinaria del Salento, consumate soprattutto nel periodo natalizio. Tuttavia, è possibile trovarne e degustarne anche in altri periodi dell’anno, soprattutto durante le classiche sagre di paese o in altri eventi gastronomici.
Per preparare in casa le pittule bisognerà avere a disposizione
- 1 kg di farina
- un cubetto di lievito di birra.
- acqua tiepida
- sale q.b.
Questi sono gli ingredienti basilari per la preparazione delle pittule, ma ciò non toglie che possano essere personalizzate secondo il proprio gusto aggiungendo altri ingredienti per realizzare sfiziose varianti della ricetta originale.
Ad esempio, si può rendere il gusto ancora più intenso aggiungendo peperoni, olive, pomodorini, capperi, baccalà o magari delle ottime acciughe.
Il procedimento per la preparazione delle pittule
Il procedimento per la preparazione in casa delle pittule è estremamente semplice e richiede pochi passaggi.
Innanzitutto, bisogna avere a disposizione un recipiente che abbia dimensioni ideali per poter consentire al suo interno la lavorazione dell’impasto delle pittule.
In questo recipiente è necessario inserire tutta la farina setacciata insieme al lievito di birra, che precedentemente deve essere sciolto all’interno di un bicchiere di acqua tiepida, e al sale. Aggiungere acqua al bisogno, per ottenere una buona consistenza: bisognerà ottenere un composto che sia quanto più omogeneo possibile senza presentare grumi.
Bisogna lavorarlo opportunamente fino a che non sia piuttosto gonfio e anche morbido.
Terminato l’impasto, bisognerà coprire il recipiente con un classico canovaccio da cucina e farlo riposare in un ambiente asciutto e abbastanza caldo, aspettando che la lievitazione avvenga, pertanto bisognerà attendere almeno 180 minuti.
Per rendersi conto quando è il momento di togliere il canovaccio e quindi riprendere a utilizzare l’impasto, si dovrà verificare che questo abbia raggiunto un volume grossomodo triplicato rispetto all’inizio.
Pittule salentino: il momento della frittura
Quando la lievitazione dell’impasto sarà avvenuta con successo, bisognerà riscaldare dell’olio d’oliva all’interno di una casseruola adatta.
A questo punto, aiutandosi con un cucchiaio, si inizia a prendere un po’ per volta l’impasto e quindi a versarlo all’interno dell’olio d’oliva in maniera tale che possa friggere.
Ma quando estrarre queste frittelle dall’olio? È semplice: basta guardare il colore delle pittule. Quando ci sarà una perfetta duratura, allora si potranno estrarre dall’olio e riporre su carta assorbente affinché possano rilasciare tutto l’olio in eccesso.
Per ottenere dei risultati soddisfacenti e soprattutto rendere tutta la procedura più semplice ed efficace, è possibile sfruttare un piccolo trucchetto che consiste nell’inumidire il cucchiaio ogni volta prima di prendere una nuova pallina di impasto e quindi “tuffarla” nell’olio.
Una volta terminata la cottura nell’olio di tutte le pittule, non resterà che portarle in tavola e goderne: calde sono davvero eccezionali!
Come evidenziato in precedenza, c’è anche la possibilità di effettuare delle gustose varianti di pittule, inserendo altri prodotti che ben si sposano con il loro gusto e con la loro tecnica di preparazione.
Un’opzione molto gettonata, soprattutto in occasione della festa dell’Immacolata Concezione o alla Vigilia di Natale, è quella di inserire nell’impasto il baccalà, in maniera tale da dare ulteriore gusto.
Altrettanto gustose sono le pittule con i peperoni “alla capasa” (dal nome del contenitore in cui sono conservati in salamoia), alla pizzaiola con capperi, pomodori e acciughe, con i broccoli oppure con la salvia.
Insomma, l’importante è seguire la ricetta originale delle pittule salentine, magari dando un tocco personale secondo il proprio gusto, con diverse tipologie di ingredienti.