Tra i tesori da scoprire ad Alberobello, in Puglia, spicca la Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano, un santuario secolare ubicato nei pressi del Trullo Sovrano. Si tratta di un gioiello in stile neoclassico che emerge imponente sul corso principale della città e che dà il via, alle sue spalle, a una serie di trulli da ammirare e visitare in ogni periodo dell’anno.
Cosa tratteremo
La Basilica dei Santi Medici ad Alberobello: la storia e l’architettura
Centro di spiritualità e meta di numerosi turisti, la Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano fu restaurata e modificata dall’architetto Antonio Curri, che nel 1881 decide di darle un tocco di modernità. La chiesa oggi è composta da un imponente frontone che sporge dalla facciata e che presenta lesene allungate e colonne dotate di scanalature e capitelli in stile corinzio. Belle anche le statue che si trovano ai lati della Basilica dei Santi Medici, che rappresentano San Paolo e San Pietro, protettori della Chiesa Cattolica e della dottrina della fede.
Nonostante le due imponenti statue che sembrano proteggere la chiesa, essa però è stata dedicata a due santi molto miracolosi e amati dai bitontini: San Cosma e San Damiano, due fratelli la cui storia affonda le radici nell’antichità e che hanno lasciato un segno importante in questo luogo.
L’interno della Basilica dei Santi Medici: tradizione e spiritualità
Saliti i 17 gradini della chiesa e che permettono di ammirare l’intero corso, si entra all’interno della Basilica dei Santi Medici che presenta una struttura a croce latina con un unico altare posto al centro dedicato ai santi Cosma e Damiano. L’altare è realizzato completamente in granito e sopra di esso si trova un crocifisso in stile medievale pensile che apre lo scenario a un affascinante combinazione di colori, valorizzati dai raggi di luce che entrano dalle aperture delle finestre. Come molte chiese neoclassiche, infatti, viene data molta importanza all’illuminazione, per valorizzare i colori degli arredi sacri e le opere d’arte presenti al suo interno.
Di grande valore artistico sono i quattro pilastri che si trovano al centro e che presentano, nei rispettivi pennacchi, i dipinti degli Evangelisti associati ai loro tradizionali simboli.
Se ci sposta verso sinistra del santuario, si vedono le meravigliose statue lignee dei Santi Cosma e Damiano, progettate e realizzate dal maestro Antolini di Andria nel 1782 e poi riprese da Tammurro di Rutigliano due anni dopo. Al centro, invece, emerge un reliquiario novecentesco nel quale si trova un frammento del braccio di San Cosma e un frammento del cranio del Santo Damiano.
A destra è possibile accedere nella Cappella del Santissimo Sacramento, luogo di grande spiritualità dove molti fedeli accorrono per pregare con fede e devozione. Nella parte alta della cappella è ubicato un quadro che rappresenta l’Ultima Cena. Il dipinto è stato realizzato dall’artista Marco Sgobba e si trova proprio nella parte principale dell’ambiente sacro e cioè sopra all’altare.
La storia della Basilica dei Santi Medici: i due fratelli medici
La tradizione vuole che Cosma e Damiano fossero due fratelli gemelli vissuti nel terzo secolo d. C., un periodo di forti persecuzioni che vide molti cristiani ferventi morire come criminali a causa delle lotte religiose. Pare che i due giovani fossero dei bravi medici, disponibili a curare gli ammalati che si presentavano loro, in modo totalmente gratuito. I due amavano unire l’arte medica alla preghiera, per velocizzare la guarigione degli ammalati.
La particolarità della storia riguarda il fatto che i due santi furono omaggiati e celebrati anche dagli ortodossi e che la loro venerazione sia iniziata il giorno della loro morte e non si sia mai affievolita. A Bitonto, infatti, è stato ritrovato il primo dipinto nel trecento, all’interno della chiesa dedicata a S. Leucio Vecchio, posta nel centro antico della città. L’intera regione presenta numerose tracce del culto e della grande devozione che popolo nutre nei confronti dei due santi fratelli medici.
Il 26 settembre di ogni anno viene organizzata un’importante celebrazione che ha inizio con un momento di preghiera e si conclude, la sera, con festeggiamenti folkloristici, bancarelle, cibo locale e talvolta fuochi d’artificio. I festeggiamenti attirano sempre molti turisti.
Chiunque arrivi ad Alberobello resta affascinato dalla particolarità delle abitazioni, dall’atmosfera unica che si respira e dalla bellezza dei tramonti.