Salve è una splendida località turistica che sorge sulla cosa Ionica del Salento, a soli 60 chilometri da Lecce. La leggenda racconta che questa cittadina nacque durante l’epoca romana come feudo e la sua fondazione, a opera del centurione romano Salvius, risalga all’ormai remoto 267 a.C. Per centinaia di anni Salve restò sotto la dominazione di famiglie influenti e, soltanto in seguito, diventò un vero e proprio comune. Al giorno d’oggi la città è una meta turistica da non perdere, specialmente durante la bella stagione, e offre tutto quello che serve per trascorrere un soggiorno all’insegna del relax grazie alle sue spiagge caratterizzate da una sabbia finissima bagnata da acque cristalline. Il tutto senza dimenticare i suoi gustosi prodotti tipici a Km0.
Continuando con la lettura di questo articolo è possibile trovare alcuni preziosi suggerimenti su cosa vedere e cosa fare a Salve.
Cosa tratteremo
Cosa vedere a Salve: la Chiesa Madre di San Nicola Magno e il suo splendido organo a canne
La Chiesa Madre di San Nicola Magno, edificata intorno al VI secolo e ristrutturata a più riprese durante l’epoca del Rinascimento, è forse l’edificio storico più importante di Salve. Varcando la sua soglia si potranno ammirare alcune preziose tele risalenti al ‘600, ma anche lo splendido organo a canne più antico di Puglia, nonché uno tra i più importanti di tutta l’Europa.
Questo strumento musicale dal valore inestimabile è ancora funzionante, nonostante venne installato del lontano 1628 da Giovanni Battista e Tommaso Mauro Olgiati. Oltretutto, è importante sottolineare come a distanza di quasi 400 anni questo organo conservi ancora intatte tutte le sue parti originali.
L’arte della tessitura a Palazzo Carida Ramirez
Adiacente alla succitata Chiesa Madre è possibile ammirare Palazzo Ramirez, un edificio dell’800 che oggi ospita la biblioteca cittadina e l’Ufficio informazioni Turistiche. Questa costruzione affascinante ha assistito alla nascita di idee imprenditoriali capaci di valorizzare le tradizioni locali, tra cui spicca il recupero di antichi telai da tessitura, che oggi possono essere visionati presso un piccolo museo dedicato.
Al suo interno si potranno vedere ben 30 diversi telai orizzontali giunti fino ai giorni nostri direttamente dal ‘600, tutti splendidamente conservati. Inoltre, qualora il desiderio sia quello di apprezzare l’arte della tessitura a mano a 360°, è affascinante ascoltare ciò che racconta Melissa Calò, una giovane salentina che è stata capace di riportare alla luce questo mestiere antichissimo. Oggi la Calò si occupa anche dell’organizzazione di laboratori incentrati su questa arte e realizza tessuti su commissione anche per famose case di moda tra cui si annovera anche Dior.
Cosa fare a Salve: un viaggio tra cultura contadina e arte
Buona parte della storia del Salento è basata sulla tradizione contadina del luogo. Infatti, le campagne sconfinate e il clima mite che caratterizza quest’area della penisola, rappresentano un’insostituibile fonte di sostentamento per ogni salentino. Qui vengono coltivati moltissimi alberi da frutto e ortaggi, ma tra tutte le attività spicca, senza ombra di dubbio, la molitura delle olive.
Inoltre, le distese verdi, oltre a essere un luogo in cui apprezzare la quiete più totale, rappresentano anche un’inestimabile fonte di ispirazione. A tal proposito, la Masseria Spigolizzi è l’esempio in grado di rappresentare al meglio questo connubio tra arte, legami famigliari e tradizioni culinarie locali.
Masseria Spigolizzi: la produzione artistica di Norman Mommens e Patience Gray
Andando alla scoperta della Masseria Spigolizzi e fermandosi ad ascoltare i racconti di Nicholas Gray, è possibile ritrovarsi in men che non si dica all’interno di un film, la cui trama è un intreccio di romanticismo e arte.
Il tutto ha origine negli anni ‘70 del 1900, quando lo scultore Norman Mommens e la giornalista e scrittrice Patience Gray decisero di trasferirsi a Spigolizzi dopo aver vissuto in giro per il mondo.
La coppia si occupò della trasformazione dell’antica masseria in pietra in un luogo dedicato all’arte e all’interno del quale esporre le opere dello scultore. Al contrario, Patience continuò con il suo mestiere di scrittrice e produsse numerosi bestseller internazionali.
Oltretutto, la signora Gray, complici frequenti viaggi tra Carrara, Grecia e Catalogna, ha saputo raccogliere le storie tramandate dalle massaie, dai contadini e dai cuochi. Per questo motivo, ancora oggi Spigolizzi rimane un centro culturale da non perdere.
Come raggiungere Salve
Questa località è ben collegata con l’intera penisola, infatti può essere raggiunta grazie a molti mezzi di trasporto.
Per raggiungerla in treno è possibile arrivare fino a Lecce e continuare il viaggio usufruendo dei servizi offerti dagli autobus locali. Alternativamente, si può effettuare un cambio a Lecce e proseguire verso Salve con le Ferrovie SudEst.
Qualora si scelga l’aereo, per arrivare in questa cittadina del Salento sarà necessario scendere all’aeroporto di Brindisi, il più vicino a questa destinazione. A questo punto si può optare per il noleggio di un’automobile o scegliere i numerosi mezzi pubblici in partenza dallo scalo di Brindisi.