Altamura è una città nell’entroterra pugliese, in provincia di Bari, particolarmente importante a livello internazionale per il famoso pane.
Ma è conosciuta anche per il rilevante patrimonio archeologico e per la bellezza architettonica del centro storico, in pieno stile pugliese, con casette chiare accostate l’una con l’altra. Una consistente parte del territorio di Altamura fa parte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. In questa guida vi illustreremo brevemente come trascorrere al meglio delle ore di vacanza in quest’affascinante cittadina.
Cosa tratteremo
Cosa vedere ad Altamura
La città era in origine attorniata da un’antica cinta muraria, della quale però ci è arrivato molto poco, a causa delle frequenti invasioni straniere che hanno saccheggiato e distrutto Altamura. Tuttavia rimane ancora una porta, ovvero Porta Bari, che segna l’ingresso al centro storico venendo dalla stazione e dal Viale Regina Margherita. Va sottolineato, però, che l’aspetto attuale della porta è ben diverso da quello originario.
Superando Porta Bari, accederete alla via più importante della città, sulla quale si affaccia anche la Cattedrale: Corso Federico II di Svevia.
A poca distanza della porta si trovano anche il Museo Etnografico dell’Alta Murgia e il Museo Archeologico Nazionale. Il primo deve la propria creazione ad un’iniziativa di un collezionista, ovvero Pietro Locapo, soprannominato il lupo della Murgia. Fu proprio lui a fondare, nel 1980, il Museo della Civiltà Contadina. E proprio qui decise di esporre più di mille oggetti appartenenti alla vita agricola e pastorale del territorio dell’Alta Murgia, risalenti alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento. L’esposizione permanente si sviluppa intorno al chiostro di un ex convento. Si possono trovare oggetti disparati, dalle caratteristiche e dal funzionamento molto interessanti. Inoltre, è visitabile gratuitamente, per cui è una tappa imprescindibile per entrare nel vivo spirito di questa terra. Il Museo Archeologico Nazionale, invece, conserva diversi reperti di elevato rilievo storico e scientifico. Tra questi citiamo sicuramente l’Uomo di Altamura, anche soprannominato Ciccillo. All’interno di questo museo potrete anche visionare una sezione dedicata all’evoluzione della lavorazione del pane e, più in generale, del cibo.
La Cattedrale di Altamura e non solo
Proseguendo per il corso principale della città, troverete la famosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, il monumento più importante. Fu edificata nel tredicesimo secolo secondo la volontà di Federico II di Svevia. Davanti alla facciata laterale sorge anche una piazza, all’interno della quale torreggia un monumento dedicato ai martiri della Rivoluzione di Altamura del 1799.
L’aspetto esteriore della cattedrale è molto suggestivo: coniuga sia elementi romantici che gotici, i quali, però, si mescolano alla perfezione e sono armonici nell’insieme. Il portale d’ingresso è riccamente lavorato con una rappresentazione raffigurante l’Ultima Cena.
L’interno della cattedrale, invece, è in pieno stile barocco. La visita è gratuita, salvo eccezione dei matronei: per salire su questi due camminamenti laterali è necessario l’acquisto di un biglietto per il MUDIMA (Museo Diocesano Matronei Altamura).
A pochi passi della cattedrale si possono trovare altre due chiese, ovvero quelle dedicate a San Biagio e San Nicola dei Greci.
Il centro storico della città merita sicuramente una passeggiata, nonostante spesso si trovino molti muri imbrattati o in cattivo stato di manutenzione. In ogni caso, come nella maggior parte delle cittadine pugliesi, si respira un’atmosfera solare e vivace, per cui sarà molto semplice ambientarsi.
Il pane di Altamura
La fama di questa specialità pugliese è internazionale: nel 2003 ha addirittura conseguito il riconoscimento della denominazione DOP dall’Unione Europea.
La mollica del Pane di Altamura è molto morbida, ma la crosta del pane è croccante. Solitamente si producono in formati dai 500 grammi a salire. Si tratta di un tipo di pane a lunga conservazione, tanto che può arrivare a durare persino una settimana intera.
In tempi antichi veniva preparato dalle donne all’interno delle case, per poi venir successivamente cotto in forni pubblici. Non era solo un atto personale, quanto una vera e propria forma di ritrovo sociale. Per evitare che le pagnotte venissero confuse, le si marchiava con le proprie iniziali.
Il pane di Altamura viene tuttora prodotto con la ricetta originale, tramandata gelosamente di generazione in generazione sin dal periodo del Medioevo. Dopo un lungo processo di lievitazione e di modellatura, il pane viene cotto nei famosi forni a legna o in pietra (particolarmente diffusi nelle vie della città).
Per maggiori info, leggi La storia del pane di Altamura.
Si tratta di una specialità da degustare assolutamente almeno una volta nella propria vita… e, perché no, magari potrete portare qualche pagnotta a casa come souvenir di un viaggio ad Altamura!