In Puglia si trova un luogo pittoresco che saprà trasportarti in luogo lontano, come se fossi in Marocco: il borgo di Casamassima. Casamassima è nota come paese azzurro ed è stata celebrata da artisti che hanno sottolineato la sua bellezza senza tempo. Scopriamo insieme le origini del suo soprannome e cosa la rende una meta imperdibile.
Cosa tratteremo
Le sfumature blu del centro storico di Casamassima
Casamassima si trova in provincia di Bari, da cui dista solo 20 km. Raggiungendo il suo centro storico, potrai entrare nel borgo attraverso un ingresso imponente, la Porta dell’Orologio, un vero e proprio simbolo della città. Una volta attraversato il varco, potrai perderti tra numerosi vicoli fioriti e abitazioni azzurre, le caratteristiche mura dipinte che hanno reso celebre questo luogo.
Il colore azzurro ricorda, infatti, altre città del mondo, tanto da essere spesso indicato come la Chefchauen d’Italia. Qui potrai fare passeggiate immerso in un’atmosfera che ricorda il Marocco.
Fu il pittore milanese Vittorio Viviani a donare alla città il nome paese azzurro. Intitolò un suo dipinto in tal modo, un olio su tela del 1976, che celebra la bellezza di Casamassima. Nonostante la tinta abbia perso la sua vividezza, il borgo rimane un luogo estremamente affascinante e ricco di mistero.
Il paese azzurro: le leggende su Casamassima
Inizialmente si pensava che il colore azzurro delle mura del paese fosse legato a quello del Maphorion, ovvero il velo della Madonna di Costantinopoli, protettrice di Casamassima. Si narra, infatti, che gli abitanti fecero un voto alla Madonna dopo aver scampato la peste nel XVII secolo (1656-58), una grave epidemia che aveva colpito la vicina Bari e i marinai. Quindi, gli abitanti fecero igienizzare e ridipingere di azzurro le loro abitazioni, dopo essersi salvati dalla morte che stava affliggendo altri paesi vicini.
Secondo un’altra leggenda, invece, la tinta sarebbe da attribuire all’acqua che le donne utilizzavano per fare il bucato. In passato, infatti, era abitudine aggiungere una polvere azzurra per evitare l’ingiallimento dei capi e, in seguito, l’acqua impiegata per il bucato veniva spesso riciclata e utilizzata per lavare le pareti oppure mescolata per ridipingere.
La tradizione ebraica in Italia e nel mondo
Di recente, l’architetto Pagliara ha proposto una spiegazione differente sul colore azzurro, ipotizzando che le origini della colorazione delle abitazioni sarebbe da ricercare nella tradizione ebraica. Grazie ai suoi studi, infatti, ha rintracciato un legame religioso con altre città azzurre nel mondo. All’interno della Bibbia, l’azzurro viene indicato come il colore che rappresenta il popolo di Israele, portato avanti fino ai nostri giorni.
La città marocchina Chefchauen venne dipinta con la polvere blu di tekhelel dagli ebrei spagnoli che erano stati espulsi dalla Spagna. Anche gli ebrei in fuga di Jodhpur, in India, e quelli di Safed, in Israele, scelsero il blu per dipingere le loro abitazioni, in quanto desideravano sentirsi più vicini al paradiso.
Dagli studi di Pagliara è emerso, a riprova della presenza di una tradizione religiosa, che Casamassima fu sede di una piccola comunità ebraica. Sembra, infatti, che la comunità si insediò nel 1850, favorita da un ricco mercante di grano, Miguel Vaaz de Andrad, che viaggiando per l’Eurpoa si era insediato a Napoli.
Luoghi religiosi ed edifici storici da non perdere
Al di là della loro origine, Casamassima è un borgo ricco di angoli unici e suggestivi con numerose sfumature azzurro cielo.
Passeggiando tra le abitazioni, potrai visitare numerose strutture religiose, quali il Monastero di Santa Chiara, la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa Madre. Nel centro storico sono presenti, inoltre, tre importanti edifici civili, ovvero il Palazzo Ducale Vaaz, il Palazzo Amenduni ed il Palazzo de Bellis. In particolare, il Palazzo Ducale di Vaaz è ritenuto da molti il fulcro del borgo medievale e simbolo del potere feudale: si tratta di un’antica dimora padronale del 1100 a cui si accede tramite un elegante portale cinquecentesco. Questo edificio è noto anche come il Castello di Casamassima e conserva ancora oggi il suo impianto originale con una Torre Normanna: inizialmente, aveva ben 33 torri ed era un vero e proprio centro difensivo.
Se stai pensando di fare un viaggio in Puglia, in provincia di Bari non puoi perdere l’occasione di visitare questo bellissimo borgo. Casamassima è una piccola perla, un luogo magico che potrà regalarti dei ricordi indimenticabili, tra le sue pareti azzurro cielo.