Ruvo di Puglia è una splendida cittadina situata nell’entroterra barese, nota ai più per la presenza di una grande cattedrale romanica.
Dista pochi km da Terlizzi e, grazie alla sua atmosfera unica e alla tranquillità che vi si respira, riesce a conquistare chiunque decida di trascorrervi qualche ora. Passeggiare tra le sue stradine, le piazzette che spuntano di tanto in tanto e le casette in pietra, è un vero piacere, così come lo è visitare i suoi monumenti più importanti.
Ruvo, infatti, grazie al suo passato e alle numerose ricchezze storico artistiche, è considerata una delle principali città d’arte della Puglia centro-settentrionale. Inoltre, come testimoniato dalla presenza di un ufficio turistico dedicato, fa parte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, la cui bellezza è nota a chiunque abbia avuto la fortuna di visitarlo. A Ruvo ha sede anche il Museo Archeologico Jatta che, con la sua straordinaria collezione di reperti risalenti all’età ellenistica, ha contribuito ad accrescere ulteriormente la fama della cittadina.
Cosa tratteremo
Come raggiungere Ruvo di Puglia
Ruvo di Puglia sorge nel territorio dell’Alta Murgia, all’interno del Parco Nazionale omonimo e della città metropolitana di Bari. Conta oltre 24.000 abitanti e dista dal capoluogo di regione poco meno di 40 km. Le strade che la collegano a Bari sono più d’una e tutte abbastanza comode.
Per raggiungere Ruvo di Puglia partendo da Bari è necessario prendere la Strada Provinciale 231 per Ruvo di Puglia, quindi uscire al 31esimo km, in direzione Ruvo di Puglia Centro/Altamura. Anche chi viene da nord deve percorrere la SP231 fino alla medesima uscita. Chi volesse raggiungere la cittadina in treno, invece, deve acquistare una delle corse offerte dalla ferrovia regionale gestita dall’azienda Ferrovia del Nord Barese. Il treno proveniente da Bari Centrale impiega poco più di 50 minuti.
Cosa vedere a Ruvo di Puglia
Ogni passeggiata a Ruvo di Puglia inizia dal centro storico e più precisamente da Largo Cattedrale, che si apre sulla via omonima. La concattedrale è il gioiello più fulgido del centro storico di Ruvo, nonché l’attrazione che attira a sé la maggior parte dei visitatori. Si tratta di uno degli esempi più noti di romanico pugliese. L’edificio risale al XII secolo e presenta una facciata con tre portali, impreziosita da alcune statue e da un grande rosone poggiato su una lamina metallica finemente lavorata. Al di sopra del rosone spiccano le sculture che ritraggono Roberto II di Bassavilla e il Cristo Redentore.
Tra i caratteristici vicoletti del centro storico sorgono altre chiese molto interessanti, alcune delle quali dotate di facciate in pietra e adornate di manufatti lapidei risalenti al XII e al XIII secolo. Tra queste meritano una sosta la Chiesa dei Santi Cosimo e Damiano, quella di San Domenico e quella del Purgatorio.
Da non perdere neppure il Museo Archeologico Nazionale, realizzato all’interno delle sale di Palazzo Jatta, splendido edificio neoclassico risalente alla seconda metà del XIX secolo. Il Museo nacque come collezione privata della famiglia Jatta. L’altro museo cittadino che vale la pena menzionare è il Museo del Libro, ospitato nelle sale della Biblioteca Comunale, all’interno di Palazzo Caputi, edificio cinquecentesco dal fascino incomparabile.
Del castello normanno, invece, oggi resta soltanto la Torre. Realizzato per difendere la città dalle incursioni saracene, nel XV secolo divenne roccaforte dell’esercito francese prima e spagnolo poi. Nel XVI secolo, poco prima del definitivo abbandono, fu adottato come residenza ufficiale dalla famiglia Carafa.
Dove mangiare a Ruvo di Puglia
Nell’agro di Andria, Federico II di Svevia fece costruire una delle sue fortezze più note: Castel del Monte. Oggi, il suo desiderio di bellezza e rinnovamento è presente nell’ingegno degli imprenditori che qui hanno dato vita alle loro aziende, specializzate nella produzione di olio, vino e ingredienti di altissima qualità.
Quest’area della Puglia, lontana dal mare e meno nota al turismo di massa, è prodiga di esperienze culinarie eccezionali, che iniziano nei campi e finiscono sulle tavole di Andria, Altamura, Trani, Leonessa di Puglia, Corato e appunto, Ruvo di Puglia.
Mezza Pagnotta, ristorante che si autodefinisce “etnobotanico”, inaugurato nel 2013 dai fratelli Vincenzo e Francesco Montaruli, porta avanti la tradizione murgiana più autentica, trattando ingredienti quasi dimenticati come il cardo selvatico e le erbe officinali di media collina. Mezza Pagnotta è un indirizzo da non perdere per nulla al mondo, non solo per la cucina, ma anche per la bellezza della location, che sfrutta le sale di Villa Fenicia, dimora storica della città di Ruvo.
La stessa filosofia, orientata sull’eredità culinaria murgese, risuona presso la Gelateria Mokambo, dove Giuliana e Vincenzo Paparella propongono il gelato inventato dallo zio Franco Paparella. Oltre alla qualità degli ingredienti usati, a rendere famosa questa gelateria è stato il cosiddetto “Scettro del Re”, cono da 70 euro realizzato con panna artigianale, gelato allo zafferano dell’Iran e foglie d’oro.