Canosa di Puglia è un piccolo gioiello della provincia di Barletta-Andria-Trani, situato in prossimità dell’altopiano delle Murge, in posizione dominante sulla Valle del fiume Ofanto e sul Tavoliere delle Puglie.
Il borgo è costituito da case basse, con facciate ricercate, e da tortuose stradine, pavimentate in pietra bianca, su cui affacciano oltre quindici chiese, numerosi negozi caratteristici e alcuni palazzi nobiliari di notevole valore architettonico, attualmente sedi museali destinate a ospitare le importanti collezioni di reperti rinvenuti sul territorio. Il panorama che si può ammirare dal paese lascia senza fiato: lo sguardo, spinto verso l’orizzonte, abbraccia non solo la splendida campagna circostante, ma raggiunge anche la linea blu costituita dalle acque limpide del Mare Adriatico.
Canosa di Puglia è fra i borghi a più lunga continuità di vita ed è anche uno dei centri archeologici più importanti della regione: i tanti popoli che l’hanno abitata, infatti, come i Greci, i Dauni, gli Apuli, i Romani, i Longobardi, i Normanni e gli Svevi, hanno lasciato sul suo territorio numerose testimonianze architettoniche e culturali.
Ma quali sono i monumenti di Canosa di Puglia più significativi? Scopriamoli insieme.
Cosa tratteremo
Canosa di Puglia: la Cattedrale di San Sabino
La Cattedrale di Canosa di Puglia è uno degli edifici in stile romanico più importanti della regione.
Realizzata dai Longobardi, nel VII secolo d.C, fu dedicata inizialmente ai santi Giovanni e Pietro. Come riportato però su una lastra pavimentale ancora oggi leggibile, dopo aver ospitato per qualche tempo il corpo di San Sabino, il primo santo pugliese, fu a lui dedicata.
Anche i Normanni nutrirono per questo edificio una particolare predilezione, tanto da ricostruirlo completamente, fra il 1079 e il 1089, mantenendone inalterato lo stile sobrio.
Il Mausoleo di Boemondo d’Altavilla
Il Mausoleo di Boemondo D’Altavilla, accessibile dal transetto di destra della Cattedrale, è un pregevole edificio funebre realizzato nel XII secolo d.C.
Dedicato a Marco Boemondo d’Altavilla, il principe normanno che partecipò alla prima crociata, ha una struttura a forma di tempietto, sormontata da una piccola cupola, ed è arricchito da suggestivi dettagli architettonici, fra cui spicca la grande porta bronzea incorniciata da colonne di marmo.
Gli ipogei di Canosa di Puglia
Canosa di Puglia è nota anche per i numerosi ipogei rinvenuti sul suo territorio.
Queste camere funerarie sotterranee, abbellite con affreschi e destinate a ospitare il corpo del defunto, insieme al suo ricco corredo, sono costituite da un lungo corridoio che conduce alle varie camere sepolcrali. La prima di queste misteriose strutture venne rinvenuta casualmente da Sabino Varrese nel 1912: in seguito ad approfonditi studi, l’edificazione è stata attribuita ai principi Dauni, che le utilizzarono tra il IV e il I secolo a.C.
Fra gli ipogei più significativi, c’è l’Ipogeo Lagrasta, costituito da nove ambienti comunicanti che hanno restituito un prezioso corredo composto da statuette di avorio, pregevoli gioielli, piatti, coppe e numerosi Vasi Canosini, gli splendidi manufatti policromi e plastici, simbolo di questa cultura. Anche la famosa Tomba Varrese ha conservato un enorme corredo funebre, composto da oltre quattrocento oggetti, attualmente esposti presso il Museo Archeologico Nazionale del borgo insieme ai reperti provenienti dagli altri ipogei del territorio.
I Romani a Canosa di Puglia
I Romani sono fra le popolazioni che hanno lasciato le testimonianze più significative nel territorio di Canosa di Puglia.
La celebre Via Traiana attraversava il territorio cittadino fino a lambire il fiume Ofanto: per superarlo, venne realizzato il bellissimo ponte romano a cinque arcate, ancora oggi apprezzabile nella sua classica forma a schiena di asino ed espressione della perizia degli ingegneri romani.
Anche il monumentale Arco di Traiano, posto sull’omonima via per accogliere chiunque entrasse nella cittadina, merita di essere visitato, così come i resti, esigui ma significativi, delle Terme Lomuscio e Ferrara.
Il passato romano del territorio è riscontrabile infine nei ruderi del Tempio di Giove Toro, una grande struttura periptera, arricchita da fregi molto dettagliati, nel Mausoleo Bagnoli, uno splendido monumento funebre risalente al II secolo d.C., e, infine, nei pochi resti dell’Anfiteatro Romano, risalente al I secolo d.C. e caratterizzato da dimensioni imponenti (oltre 10.000 mq).
I dintorni di Canosa di Puglia
Se Canosa di Puglia merita, da sola, una visita, i suoi dintorni non sono da meno.
Percorrendo infatti la strada panoramica che, partendo dalla cittadina, si dirige verso il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, è possibile ammirare – e rimanere letteralmente rapiti – dalla bellezza della natura circostante.
Lungo il tragitto, spingendosi a sud, verso la Basilicata, si incontrano infatti non solo alcuni fra i più bei panorami di tutta la regione, ma anche le celebri masserie.
Queste antiche aziende agricole, che fungevano anche da abitazioni di campagna, sono oggi state trasformate in meravigliose strutture turistiche, dove è possibile conoscere e assaporare, in modo genuino, la straordinaria bellezza di questa terra.