La Selva di Fasano ci ricorda quanto la nostra cara Italia possieda un patrimonio naturalistico e paesaggistico riconosciuto a livello planetario: con il suo variegato territorio costellato da pianure, colline, montagne, paesaggi costieri, città ubicate sui litorali e borghi incastonati nelle catene montuose, essa continua ad attrarre milioni di turisti ogni anno.
Una delle location più interessanti a livello paesaggistico e naturalistico è appunto, senza dubbio, la Selva di Fasano, splendida riserva naturale ubicata a circa 10 km dall’omonimo comune pugliese in provincia di Brindisi.
La bellezza di tale affascinante luogo è evidente dalla parte boschiva che comprende, dalle vedute panoramiche che regala ai turisti che lo percorrono in lungo e in largo e dai percorsi specificatamente ideati e creati per agevolare il trekking e l’escursionismo in questa zona naturale.
Quali sono i maggiori punti di forza di questa attrazione naturalistica pugliese?
Esaminiamoli uno per volta, fornendo una breve panoramica in merito alla Selva di Fasano, vero e proprio polmone verde della Puglia!
Cosa tratteremo
Selva di Fasano: l’ubicazione
La Selva di Fasano deve la sua capacità di attirare un ingente quantitativo di turisti ogni anno principalmente all’ubicazione: è posizionata al di sopra di un altopiano di circa 450 metri sopra il livello del mare, peculiarità che risulta essere una vera e propria mosca bianca in Puglia, dato il suo territorio prevalentemente pianeggiante.
La zona naturalistica nella quale è immersa la Selva è denominata Pre-Murgia, area caratterizzata dalla presenza di colline costellate da caseggiati rurali, abitazioni di vecchi contadini e dalle costruzioni pugliesi per eccellenza, i celebri trulli, vista la vicinanza con Alberobello.
La denominazione Selva rende bene l’idea dello stato in cui versa l’area naturalistica: in essa, infatti, sono ancora oggi riscontrabili i segni di una natura selvaggia fatta da cipressi, pini, abeti, castagni, querce e lecci, ma anche da alberi da frutto, come gli alberi di fico, di noce, di carrubo e di ulivo.
La Selva è abitata anche da una grande biodiversità animale allo stato brado, facilmente visibile se la si attraversa tramite i percorsi indicati nelle mappe o i sentieri suggeriti dalle guide turistiche.
Quali sono le maggiori attrazioni da visitare una volta immersi nella Selva di Fasano?
Selva di Fasano: lo zoo
Uno dei primissimi luoghi che si notano non appena ci si immerge nella natura della Selva è lo Zoo di Fasanolandia, parco di divertimenti a tema fregiato del riconoscimento di zoo più importante dell’intera Puglia e uno dei più grandi d’Europa!
La caratteristica principale che contraddistingue lo zoo di Fasano è lo stato in cui convivono le specie animali in esso presenti: l’uso delle gabbie è quasi totalmente scongiurato a favore di grandi aree nelle quali gli animali vivono liberi, senza alcun vincolo umano.
Questo permette alle automobili dei visitatori di vedere e toccare alcune specie mentre entrano dall’ingresso principale dello zoo, ricordo indimenticabile della visita a questo importante polo naturale.
Il parco divertimenti a tema che collabora con lo zoo è pieno di attrazioni per grandi e piccini e perfettamente in grado di regalare una buona dose di adrenalina agli appassionati del brivido; questo è possibile anche grazie alla presenza di speciali voucher che combinano la visita allo zoo con la fruizione del parco divertimenti.
Altri punti d’interesse della Selva di Fasano
Viale Toledo, la principale arteria che taglia longitudinalmente la Selva, ospita il Grande Trullo, una chiesetta a forma di trullo molto importante dal punto di vista architettonico, visitabile sia dall’esterno che dall’interno.
Oltre ad essa, sulla stessa via è presente anche la Casina Municipale, un piccolo edificio che ospita eventi di stampo culturale e folkloristico, specialmente durante i mesi estivi.
Un altro luogo che spicca tra le attrazioni della Selva di Fasano è il Minareto, un’opera realizzata dall’architetto Damaso Bianchi nel 1918 con la stretta collaborazione di manovali africani.
L’edificio religioso presenta un balconcino nei quali i musulmani, per 5 volte al giorno, possono recitare il canto del muezzin, preghiera riportata nel Corano e contenente le parole del Profeta.
Il 6 agosto è la festa di San Donato, patrono della Selva di Fasano, durante la quale viene onorato grazie alla Santa Messa che viene effettuata nella grotta carsica che riporta il nome del santo.
I turisti che si trovano a visitare la Selva di Fasano in questo speciale periodo annuale potranno deliziarsi con le tantissime bancarelle allestite per l’occasione, decorate dalle luminarie e da una serie di decorazioni a tema.
Durante il periodo estivo, la Selva di Fasano è in grado di donare un riparo dal Sol Leone e la giusta dose di mare salentino grazie alla vicinanza di importanti spiagge sabbiose, come quella di Capitolo, di Monopoli e di Torre Canne.
A pochissimi chilometri, inoltre, sorgono piccoli borghi caratteristici dell’entroterra assolutamente da visitare, come Cisternino, Locorotondo, Ostuni e Alberobello, ma anche alcune località costiere, come Monopoli e Polignano a Mare, letteralmente imperdibili per godere di panorami mozzafiato sul mare.