In questo breve articolo ti porterò a conoscere e visitare il Salento anche fuori stagione. Lo faccio perché sebbene io non abiti da quelle parti, il Salento è una delle aree di questo paese che più mi attraggono. La sua capacità di fare accorrere milioni di persone durante l’estate, per poi “svuotarsi” in inverno, come una fisarmonica, è interessante. Sembra quasi che in Salento si debba andare solo per il mare. Non è così. Anche durante l’estate si può stare lontani dal mare e visitare l’entroterra salentino, ma ci sono dei validi motivi per farlo anche d’inverno, e vedremo insieme quali sono.
Cosa tratteremo
Le ragioni dell’inverno: clima e folla
Se siete stati in Salento, o al sud, o in Italia nelle ultime estati, avrete notato che queste diventano sempre più torride. Per chi non ama particolarmente il caldo esagerato e sudare di continuo, ma non ama nemmeno morire freddo, il Salento in inverno è un bel compromesso. Qui è possibile visitare a piedi i borghi tipici e la natura senza doversi coprire troppo.
In inverno, poi, sarà possibile avere un’esperienza più “autentica”, se così vogliamo definirla, del Salento originale. Infatti, sappiamo bene quanto i turisti possano modificare il volto di una città o di una regione. Ovviamente, non dobbiamo immaginare una vacanza in stile “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, però l’idea è un po’ quella. Possiamo ritagliarci angoli tutti per noi immersi in una bellezza che non si deteriora con la bassa stagione, anzi: acquista forza.
Il modo più veloce e comodo per arrivarci è sicuramente l’aero. Lo scalo più vicino è l’aeroporto di Brindisi. Il nostro consiglio è quello di prenotare un’auto a noleggio per poi muovervi in comodità e tranquillità in tutto il Salento.
Dieci cose da vedere
Prima di scoprire cosa vedere, facciamo un piccolo excursus sulle strutture ricettive. Molti hotel e villaggi chiudono nel periodo invernale, per cui si può scegliere uno dei tanti B&B caratteristici oppure per una soluzione di classe, si può optare per un boutique hotel del Salento.
Lecce
Lecce è la “capitale” di questo piccolo mondo che è il Salento. Non solo, è anche la “signora del Barocco”. Ma questa città ha una storia plurimillenaria. I primi insediamenti risalgono al III millennio a.C., sebbene il mito voglia far risalire la sua nascita – come tante altre città – in seguito alla distruzione di Troia, con la diaspora che ne seguì. Se siete dunque alla ricerca di una testimonianza della Lecce pre-romana, il posto da visitare è l’ipogeo Palmieri, tomba di età messapica.
Prima di arrivare al Barocco ti consiglio inoltre la visita all’anfiteatro e al teatro romano. Qui a Lecce c’è stato un proliferare straordinario di chiese, conventi e monumenti religiosi. La colonna di Sant’Oronzo ne è solo un esempio. La Cattedrale di Maria Santissima Assunta, la Basilica di Santa Croce e la Basilica di San Giovanni Battista al Rosario gareggiano per bellezza; personalmente credo sia più bella la facciata della Basilica, ma nel complesso è una bella sfida.
I borghi più belli d’Italia
Se Lecce è un insieme di cose straordinarie da vedere, al numero 2, 3 e 4 delle cose da vedere in Salento in inverno rientrano senz’altro tre tra i borghi più belli d’Italia. Sono Specchia, Presicce e Ugento. Sono situate a pochi km l’uno dall’altro e fanno parte dell’estremo sud salentino. Godono, come tanti altri borghi della regione, di quella magia tutta salentina, fatta di barocco, di architettura in calce bianca, vicoletti e scalinate.
I presepi e le feste
I presepi sono qualcosa che non puoi vedere in inverno. Tra i più belli si annoverano quelli di Scorrano, Tricase, Santa Cesarea Terme, Sternatia, ma non sono i soli. La maggior parte di questi presepi li troverete per tutto dicembre e fino all’epifania. Alcuni di questi sono presepi viventi e la particolarità di tutti questi piccoli capolavori è la cura del dettaglio.
A gennaio, poi, c’è da menzionare una delle feste di paese più belle della stagione. È la Festa chiamata “Focara di Novoli”. Il nome suggerisce qualcosa: la focara infatti è un grandissimo falò che scalda una delle serate più fredde dell’anno in Salento.
Infine, tra le feste classiche del nostro Paese, c’è da parlare del Carnevale di Gallipoli e di quello di Corsano e del Capo di Leuca. Fossimo da queste parti nel giorno del martedì grasso, ci ritroveremmo nel mezzo di una festa eccezionalmente bella, come molte in Italia, ma più bella di tante.
Grecia Salentina e Museo Civico di Storia Naturale del Salento a Calimera
La storia della Magna Grecia non è conclusa. Ci sono piccoli paesi della Calabria e del Salento, dove sopravvive e prospera attraverso la lingua. In questi luoghi, tutto, a partire dalla toponomastica, ci racconta di quel passato. Il dialetto qui non è salentino. Qui si parla una lingua ed è la diretta discendente del greco antico, modificato e rivisto dallo scorrere del tempo, ma completamente incomprensibile per noi comuni mortali. Per capire meglio questa cultura, ti consiglio di visitare il Museo Civico di Storia Naturale del Salento. Si trova a Calimera (che nome evocativo!).
La natura: il bosco di Tricase
Non possiamo dimenticarci degli amanti della natura. A parte una passeggiata in riva al mare, che in inverno ci può rimettere al mondo come poche altre cose, il bosco di Tricase è un’area protetta di estrema bellezza naturalistica. Esteso per oltre 3.200 ettari è tra i più grandi parchi regionali della provincia, ed è attraversata da una strada piena di tornanti che fa da guida per la visita di straordinari oliveti e magnifiche falesie sul mare.